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Le scommesse sportive possono essere un modo divertente e stimolante di mettere alla prova le proprie abilità di analisi e previsione. Tuttavia, per avere successo a lungo termine, è importante avere una strategia solida, che spesso si concretizza in metodi matematici o di calcolo delle probabilità.
Nel corso dei mesi abbiamo visto tantissimi metodi di calcolo e strategie per le scommesse: siamo passati da metodi più semplici ad altri molto più complessi, tutti pensati per rispondere a determinate esigenze di scommessa.
Una delle strategie che non abbiamo ancora trattato è il criterio di Kelly, un metodo matematico progettato per massimizzare il ritorno sugli investimenti nel gioco d'azzardo. In questo articolo, esploreremo in dettaglio come funziona il criterio di Kelly nelle scommesse sportive.
Il criterio di Kelly, conosciuto anche come formula di Kelly o metodo di Kelly, è un algoritmo utilizzato nell'investimento e nel gioco d'azzardo per determinare la dimensione ottimale di una serie di scommesse.
È stato sviluppato negli anni '50 dallo scienziato John Larry Kelly Jr. Il criterio di Kelly si basa sull'idea che, se conosci la probabilità di un esito e le quote offerte, puoi determinare la somma di denaro da scommettere per massimizzare il tuo ritorno a lungo termine.
Il criterio di Kelly si basa su un concetto chiamato dunque "vantaggio previsto". In sostanza, se ritieni che le tue probabilità di vincere una scommessa siano superiori a quelle suggerite dalle quote offerte dal bookmaker, dovresti scommettere.
Ma la chiave è “quanto” dovresti scommettere. Qui è dove entra in gioco il criterio di Kelly.
Esistono due varianti principali del criterio di Kelly: il criterio Kelly pieno e il criterio Kelly frazionale.
Cominciamo con il criterio Kelly frazionale.
Questa versione del metodo prevede di scommettere una frazione della somma che si scommetterebbe secondo il criterio Kelly pieno. Ad esempio, si potrebbe scommettere la metà o un quarto della somma suggerita dal criterio Kelly pieno. Il criterio Kelly frazionale è generalmente considerato più conservativo e più adatto ai principianti o a coloro che preferiscono un approccio più cauto.
Per citare un esempio pratico, il noto sito di scommesse Unibet consiglia spesso ai suoi utenti di utilizzare il criterio Kelly frazionale quando non sono completamente certi delle loro previsioni.
Oltre al criterio Kelly pieno e al criterio Kelly frazionale, esiste un'ulteriore considerazione da tenere presente quando si applica questa strategia di gestione del bankroll: il concetto di "mezza Kelly".
Il criterio Kelly mezzo è un compromesso tra l'approccio audace del Kelly pieno e la prudenza del Kelly frazionale. In questo caso, si scommette la metà della somma suggerita dal calcolo del criterio Kelly pieno. Questo approccio può essere adottato da coloro che desiderano un equilibrio tra il potenziale di guadagno e la gestione del rischio. Tuttavia, anche qui, la cautela è essenziale, poiché il rischio rimane significativo.
Solitamente si preferisce la via frazionale.
Dall'altra parte dello spettro, c'è il criterio Kelly pieno.
Questa versione del metodo prevede di scommettere l'intera somma suggerita dalla formula di Kelly. Questo può portare a scommesse più grandi e, potenzialmente, a rendimenti più elevati. Tuttavia, comporta anche un rischio maggiore.
Il criterio Kelly pieno è generalmente consigliato agli scommettitori più esperti o a coloro che sono molto sicuri delle loro previsioni. Tuttavia, anche in questo caso, è importante ricordare che nessuna strategia di scommesse è infallibile e che si dovrebbe sempre scommettere solo quello che si può permettere di perdere.
L'utilizzo del criterio Kelly pieno richiede una disciplina ferrea e una profonda comprensione delle probabilità e delle dinamiche del gioco che si sta analizzando per il posizionamento della puntata. È fondamentale che chiunque lo adotti lo faccia con prudenza, e che valuti attentamente il proprio livello di comfort con il rischio.
Proprio per questo motivo, questo specifico metodo di calcolo viene raramente adottato, ed al suo posto viene spesso preferito il criterio frazionale, visto nel paragrafo precedente.
Ma come funziona esattamente il criterio Kelly nelle scommesse?
Per semplificare, il criterio Kelly ti dice quanto dovresti scommettere in base alla tua stima della probabilità di un esito. Più precisamente, la formula del criterio Kelly è la seguente: (BP-Q)/B, dove B è la quota decimale -1, P è la probabilità di successo stimata e Q è la probabilità di fallimento (1-P).
Ad esempio, immagina di avere quote di 2.00 per una determinata scommessa, il ché significa che il bookmaker stima che tu abbia il 50% di possibilità di vincere. Tuttavia, dopo aver fatto la tua analisi, ritieni di avere il 60% di possibilità di vincere.
Inserendo questi valori nella formula del criterio Kelly otterresti: ((2.00-1) * 0.60 - 0.40) / (2.00-1) = 0.20. Quindi, secondo il criterio Kelly, dovresti scommettere il 20% del tuo bankroll su questa scommessa. Tieni presente che questa è solo una guida e che dovresti sempre considerare attentamente il tuo livello di comfort con il rischio prima di piazzare una scommessa.
Un aspetto importante da tenere presente è che, se il risultato della formula Kelly è positivo, significa che dovresti scommettere una parte del tuo bankroll, ma se è negativo, allora dovresti astenerti dal piazzare una scommessa.
Questo aiuta a gestire il rischio e a evitare perdite eccessive, essendo che lo stesso metodo di calcolo si base su principi matematici specifici e - in certi casi - anche molto specifici.
Va notato che il criterio Kelly è però una guida teorica che non garantisce il successo a breve termine. Sarà importante essere realisti nella stima delle probabilità di successo, in quanto una sovrastima o una sottovalutazione può portare a risultati subottimali. Pertanto, è consigliabile utilizzare il criterio Kelly come parte di una strategia più ampia di gestione del bankroll e considerare sempre il proprio comfort con il rischio.
Un esempio pratico di utilizzo del criterio Kelly è possibile persino sul sito di Snai, un famoso bookmaker italiano.
Per illustrare meglio come funziona il criterio Kelly, consideriamo un esempio.
Supponiamo che tu stia scommettendo in un match di calcio tra la squadra A e la squadra B.
Il bookmaker offre una quota di 3.00 per la vittoria della squadra A. Questo significa che il bookmaker stima che la probabilità di vittoria della squadra A sia del 33.33% (1/3.00).
Tuttavia, dopo aver condotto la tua analisi, ritieni che la squadra A abbia in realtà il 40% di possibilità di vincere. Inserendo questi valori nella formula del criterio Kelly, otterresti: ((3.00-1) * 0.40 - 0.60) / (3.00-1) = 0.10.
Quindi, secondo il criterio Kelly, dovresti scommettere il 10% del tuo bankroll su questa scommessa.
Il criterio Kelly è un metodo matematicamente solido per determinare quanto scommettere. Tuttavia, come con qualsiasi strategia di scommesse, non è infallibile e non garantisce il successo. È importante ricordare che le scommesse sportive comportano sempre un certo grado di rischio e che si dovrebbe solo scommettere quello che si può permettere di perdere.
Inoltre, il criterio Kelly si basa su stime accurate delle probabilità, che possono essere difficili da calcolare. Molti esperti di scommesse, tra cui quelli di 888Sport, consigliano di utilizzare il criterio Kelly come parte di una strategia di scommesse più ampia, combinata con un'analisi attenta delle partite, una gestione prudente del bankroll e un approccio disciplinato alle scommesse.
In conclusione, il criterio Kelly può essere uno strumento utile per gli scommettitori.
Tuttavia, come con qualsiasi strumento, è importante capire come funziona e quando usarlo. Con la giusta preparazione e un approccio prudente, il criterio Kelly può aiutare a migliorare le tue scommesse sportive a lungo termine.
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