Il Bridge nel casinò: che cos’è e come funziona

Quello che i consumatori meno frequenti del gambling fisico e digitale non sanno, molto probabilmente, è che il settore dei casinò non si ferma alla semplice superficie, a quei giochi che tutti conoscono e che tutti (almeno una volta nella vita) hanno provato sulla loro pelle.

Il casinò è un luogo ricco di opportunità, che però spesso rimangono nell’ombra o comunque oscurate dai giochi e dalle modalità di puntata più frequenti. Se roulette e slot machine sono dunque i capisaldi del casinò, lo stesso non si può dire del bridge, uno dei tantissimi giochi presenti nelle piattaforme e nelle sale dal vivo.

Il bridge è un gioco di carte molto particolare, incredibilmente diffuso in tutto il mondo e giocato spesso all’interno dei contesti di gambling. Nonostante questa sua diffusione, non se ne parla molto, relegando il gioco di questa disciplina soltanto a chi ne è veramente appassionato.

In questo articolo vedremo dunque tutto quello che bisogna sapere sul bridge, cercando di scoprire una delle piccole gemme ignorate del casinò internazionale.

Che cos’è il bridge

Come siamo soliti fare all’interno di tutti i contenuti di questo tipo, prima di analizzare concretamente quelle che sono le regole e le funzionalità del gioco intendiamo partire proprio dalle basi di quest’ultimo. Che cos’è, dunque, il bridge?

Il bridge è una variante del poker che si gioca con una sola mano di carte e coinvolge un numero di massimo quattro giocatori, divisi in coppie. In qualità di variante molto estesa del poker, questo gioco si porta avanti comunque con il mazzo francese da 52 carte, divise appunto per semi e colore.
 
L'obiettivo del gioco è quello di vincere il maggior numero di "piatti" possibili, ovvero il montepremi messo in palio dai giocatori. Di conseguenza, lo scopo fondamentale è quello di ottenere più prese possibili: una presa viene completata quando tutti e 4 i giocatori forniscono una carta, seguendo il seme che viene deciso dal primo giocatore.

Il bridge è stato inventato negli Stati Uniti alla fine degli anni '60, e rapidamente guadagnò popolarità nei casinò di tutto il mondo e nelle sale da gioco che non proponevano il poker in maniera diretta.

Nel bridge, ogni giocatore riceve cinque carte coperte, mentre il dealer mette tre carte scoperte sul tavolo. I giocatori possono usare queste tre carte insieme alle proprie cinque per formare la miglior combinazione di carte possibile, andando a seguire una metodologia molto simile a quella del poker, seppur piuttosto differente.

Il gioco è diviso in quattro fasi di scommesse, con la possibilità per ogni giocatore di aumentare la posta, vedere la puntata degli avversari o abbandonare la mano. Il giocatore con la combinazione di carte più alta alla fine del gioco vince il piatto.
Il bridge è stato adattato per essere giocato online nei casinò virtuali, come anche su 888Casinò, dove i giocatori possono partecipare a tavoli virtuali insieme ad altri giocatori da tutto il mondo.

Le regole e le fasi di gioco del Bridge

Qual è, quindi, il funzionamento concreto di un gioco come quello del bridge?

Come anticipato, il bridge segue un po’ quelle che sono le direzioni intraprese dal poker, ma se ne discosta, adottando quindi delle fasi di gioco completamente inedite e necessarie ai fini del completamento della partita. Non dimentichiamo, infatti, che questo viene catalogato più come un gioco da casinò che come una variante vera e propria del poker, in maniera molto semplice e diretta.

Il Bridge è un gioco di carte molto popolare e impegnativo che richiede una certa dose di strategia e astuzia per essere vinto e portato a conclusione in maniera esatta. Il gioco coinvolge quattro giocatori divisi in due coppie, seduti di fronte l'uno all'altro al tavolo da gioco.

Le carte utilizzate, come anticipato nei paragrafi precedenti, sono 52, suddivise nei classici quattro semi: cuori, quadri, fiori e picche.

Il gioco si svolge perciò in diverse fasi di conseguenza, che determinano le varie opportunità ed azioni che i giocatori possono compiere.

1. La prima fase è la distribuzione delle carte, che avviene in senso orario e in modo che ogni giocatore abbia tredici carte;
   
2. Successivamente, la fase di dichiarazione, in cui i giocatori si scambiano informazioni sulle proprie carte attraverso la comunicazione verbale e gestuale. In questa fase, ogni coppia tenta di stabilire quanti punti combinati si possiedono, in modo da poter valutare l'opportunità di dichiarare un contratto, ovvero un numero di prese da fare in base alla forza delle loro carte;
   
3. La fase successiva è quella di gioco delle carte, dove il giocatore alla sinistra del dichiarante gioca per primo una carta. Il compagno del dichiarante dovrà rispondere giocando una carta dello stesso seme, se possibile, altrimenti potrà giocare una carta di un altro seme. Ogni giocatore gioca una carta a turno, seguendo la stessa logica, fino a che tutte le tredici carte distribuite nella fase iniziale non sono state fatte;

A primo acchito potrebbe forse non sembrare, ma il bridge è un gioco in cui la strategia è fondamentale. Le coppie che riescono a capire le carte avversarie e a scambiarsi informazioni in modo efficace hanno maggiori probabilità di vincere. Inoltre, ci sono diverse regole da rispettare durante il gioco, come l'obbligo di seguire il seme giocato dal primo giocatore e la penalità per i giocatori che non rispettano questa regola.

In conclusione, il bridge è un gioco impegnativo ma molto appassionante. Richiede un'ottima conoscenza delle carte e delle regole, ma soprattutto la capacità di comunicare efficacemente con il proprio compagno per raggiungere l'obiettivo comune: vincere il gioco.

Come detto, spesso questo gioco viene proposto nelle sale da gioco fisiche, ma è anche molto semplice da rintracciare all’interno delle piattaforme di gambling online, come ad esempio Sisal.

La terminologia nel gioco del Bridge

Il gioco del bridge è un gioco di carte che richiede (come un po’ tutti i giochi di questo tipo) una terminologia specifica per comunicare in modo chiaro e preciso con il partner e con gli altri giocatori presenti al tavolo.

Uno dei termini più importanti è quello del "contratto", che indica il numero di prese che il dichiarante (componente della coppia che ha vinto l'asta) si è impegnato a fare durante la mano. Il dichiarante sceglie anche il “seme d’atout”, ossia il seme di briscola che sarà seguito durante tutto il gioco in questione. Il dichiarante può anche scegliere di non chiamare il seme, portando quindi avanti una strategia “senza atout”.

Al fianco del dichiarante, nella stessa coppia, siede il “morto”, che posa le proprie carte sul tavolo solo in seguito alle azioni complete svolte dal dichiarante. Per quella mano, i giocatori dell’altra coppia saranno i “difensori”.

Altri termini importanti includono "apertura", che indica la prima offerta di un giocatore, "risposta", che indica la reazione del partner all'apertura, e "mano forte" o "mano debole", che indicano la forza delle carte di un giocatore.

Questi, ovviamente, sono solo i termini più frequenti ed importanti durante una partita a bridge.

Come funziona la dichiarazione

La fase di dichiarazione è quindi la fase più importante di una qualsiasi partita a bridge, in quanto permette di comprendere quello che sarà l’obiettivo della partita.

Come anticipato, infatti, lo scopo finale del bridge è quello di ottenere quante più prese possibili sugli avversari, andando a battere il contratto che viene stabilito sulla base della dichiarazione finale.

Così come succede anche su piattaforme come William Hill Casinò, si comincia con la prima dichiarazione, definita di apertura, proseguendo così fino a che tutti i giocatori non passano.

L’ultima stabilisce il contratto, con tanto di numero di prese.